Il lettore e la lettrice avvertirà forse una sorta di discontinuità di registro in questo testo che avrà la bontà di leggere. La prima parte infatti segue un registro più teorico/politico, la seconda un altro, più inscritto in una immersione nel mito, il terzo infine è calato nella spirale del vissuto, quindi esperienziale. In realtà anche i primi due sono originati da unorizzonte soggettivo, da un “partire da sé”, poiché le considerazioni che svolgo non possono che essere il frutto di una sorta di precipitato del vissuto che si è coagulato in pensiero: come sappiamo il personale è politico, e il politico è personale.