Alcune donne sopravvissute alla prostituzione, come Rachel Moran, hanno raccontato l’orrore della loro esperienza, affermando che la prostituzione non è il mestiere più vecchio del mondo bensì stupro a pagamento e hanno fondato associazioni internazionali- come SPACE (Survivors of prostitution-abusecalling for enlightenment) per dar voce alla realtà violenta della prostituzione, risvegliare le coscienze ed esercitare pressioni sui governi affinché facciano qualcosa al riguardo.

Queste parole autorevoli di donne ci hanno aiutato a capire cos’è la prostituzione al di là di slogan e stereotipi: è violenza contro le donne e, soprattutto, riguarda tutte e tutti.

Fino a quando ci sembrerà “normale” o “inevitabile” l’accesso maschile ai corpi delle donne dietro pagamento di una somma di denaro, continuerà a essere possibile ogni tipo di sopraffazione nelle relazioni tra uomini e donne.

Il laboratorio prostituzione e pornografia dell’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne è composto da quattordici donne appartenenti a chiese, associazioni cristiane, cattoliche ed evangeliche e alle Comunità cristiane di base che, in gran parte, hanno già dato apporti significativi in merito al tema trattato, attraverso libri, articoli e incontri organizzati nelle proprie città e chiese, nelle scuole e nelle università. Il gruppo quindi lavora armonizzando e valorizzando le singole e specifiche voci, coinvolte in contesti e fedi diverse ma accomunate dall’idea che la prostituzione è uno dei fenomeni più radicati ed emblematici della violenza patriarcale sulle donne, una forma di violenza permanente, un nodo nel rapporto tra i sessi che, nello specifico dell’OIVD, va affrontato ed esaminato attraverso le lenti dell’osservatorio: l’interreligiosità e il punto di femminista.

Si è espressa, in questo modo, la volontà di far parte del movimento che in Europa chiede l’introduzione del “modello nordico” per giungere finalmente all’abolizione della prostituzione.

Le attività del laboratorio si svolgono con cadenza mensile, intervallate da momenti di scambio e conoscenza con donne che stanno lavorando alla creazione di una rete abolizionista italiana, come le amiche di Resistenza Femminista, associazione composta in prevalenza da sopravvissute, e di IrokoOnlus. Queste relazioni, intraprese in tempo di pandemia e di isolamento, ci hanno dato l’opportunità di partecipare a una serie di dibattiti e approfondimenti on line, di grande spessore.

Dopo il confronto e lo scambio iniziale abbiamo pensato di organizzare cicli di webinar per riflettere sul tema da diverse prospettive

Tutto il materiale prodotto dal laboratorio negli ultimi due anni è reperibile nel menù sotto la voce LABORATORI.

I webinar sono stati postati sul canale youtube dell’OIVD.

Un lavoro prezioso che continua.

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